Il primo mango della stagione a Scanzano Jonico prodotto e raccolto dall’azienda di Rocco Zuccarella. E anche avocado, uva fragola e peperone friggitello sono diventate certezze
Il nostro viaggio fra le eccellenze enogastronomiche della Basilicata fa tappa a Scanzano Jonico. Siamo nella piana del Metapontino, a pochi chilometri dal mare, una sorta di terra magica per coltivare i prodotti ortofrutticoli grazie al microclima ideale, al terreno di sostanza organica, ai venti del Pollino, della montagna e della brezza marina. Siamo nel regno della fragola, quella lucana è la migliore d’Italia, una delle migliori al mondo. E’ semplicemente speciale, più buona, più saporita. E poi fa bene alla salute. Tradizione insomma, ma anche innovazione. Come nel caso dei frutti esotici: il mango appena raccolto (il primo della stagione in Basilicata), l’avocado, l’uva fragola, il peperone friggitello. Scommesse diventate certezze su cui puntare per un futuro ormai prossimo.

Fragole
Primo pomeriggio di metà settembre. Il sole batte forte. Percorrendo le strade ioniche della Basilicata ci si perde in distese di serre coltivate. Sembrano non finire mai. Il navigatore ci avvisa che è tempo di svoltare a sinistra: destinazione società cooperativa agricola Zuccarella, azienda lucana leader nella produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. Ad attenderci c’è Rocco Zuccarella, il titolare della società che porta il suo cognome da tre generazioni: 200 ettari (80% serre alte 6 metri e impianti di protezione dalla grandine), 9 mila metri quadri di struttura coperta, 20 mila quintali di stoccaggio di celle frigorifero, 19 mila metri quadri di piazzale. Numeri impressionati. “Vogliamo fare le cose in grande, non ci fermiamo, stiamo ultimando un asilo per i figli delle persone che lavorano con noi, vogliamo creare le migliori condizioni di lavoro, qui siamo una famiglia” ha rilanciato il signor Rocco, un uomo risoluto, di poche parole, un lavoratore. Bada al sodo. Ma gli brillano gli occhi quando parla dei suoi prodotti. Eccellenze che finiscono sulle tavole degli italiani.

“Esportiamo in tutto il mondo” ha tenuto a sottolineare: “Siamo un’azienda all’avanguardia, utilizziamo le migliori tecnologie e abbiamo una filosofia ben precisa, residuo zero, zero chimica, zero solfiti. Puntiamo al biologico, alla qualità assoluta e alla sostenibilità. Usiamo le migliori tecnologie sul mercato, basso consumo di acqua con un sistema computerizzato, industria 4.0, gestiamo tutto tramite applicazione”. Sbirciando sul web, sul sito della sua azienda si alternano alcune parole chiave che ben sintetizzano la quotidianità del lavoro: qualità e sostenibilità. – Tradizione e innovazione. Colori e sapori. Freschezza e dolcezza. Come per le fragole di qualità diversa, ma coltivate tutte utilizzando “insetti utili” per combattere i parassiti, inoltre l’impollinazione avviene con l’ausilio di bombi, insetti imenotteri che si nutrono di polline. Ci sono le “Candonga”: consistente e aromatica, dal colore rosso brillante. Il profumo è intenso e la forma conica allungata. Possiede qualità organolettiche straordinarie. Ha ottima shelf life e grado brix elevato, virtù che ne determinano durata e dolcezza. C’è la “Matera”, la fragola dal “gusto che resiste”, rappresenta un’ottima proposta qualitativa, introdotta di recente ha saputo posizionarsi molto bene nei mercati e ha incontrato da subito il favore dei palati più esigenti. E’ ricca di polpa dolce e gustosa. A completare l’offerta di fragole prodotte in Basilicata, le varietà “Fortuna”, “Red Sara” e “Primavera”.

Le scommesse
Se il ciclo delle fragole va da dicembre a giugno, settembre è il mese del mango (ricco di potassio, magnesio, rame e manganese, vitamine C, B6 e E, di folati e beta-carotene. E di lupeolo, una molecola che avrebbe importanti proprietà anti-infiammatorie), uno dei frutti esotici su cui l’azienda di Scanzano Jonico ha puntato. Proprio qualche ora fa Rocco Zuccarella ha raccolto il primo della stagione: “Siamo molto orgogliosi, abbiamo dedicato 6 ettari per il mango dal 2019. Il nostro è più dolce rispetto a quelli che importiamo proprio grazie al clima del Metapontino. Come frutti esotici produciamo anche l’avocado con 4 ettari. Senza dimenticare l’uva fragola e il fico mediterraneo”. Poi il valore aggiunto: “Utilizziamo dei sistemi di protezione speciali, all’avanguardia, fondamentali soprattutto per il mango perché se le temperature scendono sotto lo zero per più di 2 ore la pianta brucia – ha sottolineato Zuccarella – Oltre alla copertura classica, c’è l’anti-brina e se non basta abbiamo progettato delle pale eoliche ad hoc con un bruciatore di 10/12 metri, si attiva ed alza la temperatura. Tutto è automatizzato, non lasciamo nulla al caso perché puntiamo al meglio”. Settembre infine oltre al mango è il mese dei peperoni friggitelli. “Sono quelli corti, tipici della Basilicata – ha concluso Rocco Zuccarella – abbiamo pensato ad una confezione con un QR, si inquadra e c’è la spiegazione con una ricetta per come cucinarli”. Insomma la Basilicata. Il Metapontino. Scanzano Jonico. Rocco Zuccarella. Le fragole. I frutti esotici. Quello che conta non è la destinazione, ma il viaggio fra le eccellenze enogastronomiche lucane. Come diceva Giuseppe Ungaretti “la meta è partire”. E sicuramente assaggiare.
Fonte: La Reppublica
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